PUNTO E A CAP – SUPERLEGA EDITION

All’annuncio della Super Lega, a me come a molti giocatori incalliti di Fifa è venuto da pensare alla similitudine con l’evoluzione di FUT in questi anni. Agnelli ha superato le nostre fantasie dichiarandolo addirittura alla stampa: “Andare a creare una competizione che simuli ciò che fanno sulle piattaforme digitali – come FIFA – significa andargli incontro e fronteggiare la competizione di Fortnite o Call of Duty”.

Ha detto proprio così e non c’è nulla di più vero e inquietante. Ci lamentiamo che Fifa non assomiglia più al calcio reale? Trasformiamo il calcio reale in Fifa. Il concetto è lo stesso: c’è un consumatore disposto a spendere per la propria passione e io gli propongo un contenuto sempre più esasperato, una macchina acchiappa soldi che ogni stagione si spinge un po’ più in là.

Abbiamo assistito a promozioni sempre più ravvicinate e carte nuove ogni giorno, a modalità che sacrificano il divertimento in nome dell’omologazione e della spinta all’acquisto, alla caduta di ogni paragone coi giocatori reali perché se vuoi vincere devi spacchettare il velocista del giorno. All’incessante martellante promozione degli streamer che spendono migliaia di fifa points, e non rugatemi il cazzo con la solfa del “io lo faccio di lavoro, non fate come me” perché è come la foto dei tumori sui pacchetti di sigarette, quello ci state vendendo. Ci siamo adeguati a questa merda, proprio come i tifosi del calcio reale, abbindolati dall’ipnotismo dei diritti tv.

Solo che hanno tirato troppo la corda e all’ennesimo valzer dei pagliacci, sui campi d’erba vera oggi hanno cominciato a volare i calci in culo. Che non sia un buon inizio anche per noi? Lo spero vivamente. L’unico dubbio è che, come intuito da Agnelli, la nostra Super Lega virtuale ce l’abbiano piazzata in quel posto già da tempo, e alcuni dicono che gli piace così.

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